Spiegare la Politica di Coesione: In che modo sono distrubuiti i fondi tra paesi e regioni?
I Paesi membri all’interno dell’Unione Europea sono stati suddivisi in unità statistiche chiamate NUTS (“Nomenclature of Territorial Units for Statistics”) tramite Regolamento nel 2003: NUTS 1 rappresenta lo stato intero, NUTS 2 le regioni/province, NUTS 3 città/comuni/distretto/dipartimento. A sua volta i NUTS 2 (nel caso dell’Italia le Regioni) sono classificati in base in base alla loro situazione economica, e seguendo questo metodo, i finanziamenti della Politica di Coesione vengono ripartiti dai più svantaggiati ai più ricchi:
- Less developed Regions, “Regioni meno sviluppate” col PIL per abitante <75% del PIL medio comunitario per abitante
- Transition Regions, “Regioni in transizione” col PIL per abitante >75% e <90% PIL medio comunitario per abitante
- More developed Regions, “Regioni più sviluppate” col PIL per abitante >90% PIL medio comunitario per abitante
L’obiettivo è quello di dotare le regioni più povere di maggiore disponibilità economica per diminuire il divario con le regioni più ricche. Per questo motivo, nella programmazione 2014-2020 oltre la metà del bilancio, ovvero 182,2 miliardi di EUR, era stata stanziata a favore delle “Regioni meno sviluppate”, alle “Regioni in transizione” erano stati destinati 35 miliardi di EUR, mentre alle “Regioni più sviluppate” erano stati destinati 54 miliardi di EUR.